Accesso al credito: l’associazione e la cassa uniscono le forze per sostenere gli investimenti delle imprese
CNA Vicenza e Cassa Rurale di Brendola insieme per garantire ad artigiani e imprese una corsia preferenziale e sicura verso finanziamenti a condizioni agevolate. L’associazione ha stretto una convenzione con l’istituto, che apre alle aziende presentate da CNA Vicenza un plafond di 5 milioni di euro per l’erogazione di crediti garantiti, a tasso ridotto rispetto a quello normalmente fissato dalla Cassa. Il canale di credito, immediatamente disponibile, sosterrà finanziamenti da 12 a 60 mesi, su importi da un minimo di 10mila fino a un massimo di 200mila euro che potranno essere utilizzati per spese ordinarie, liquidità e soprattutto investimenti; in particolare per la riconversione digitale o per strategie di sviluppo e rivitalizzazione aziendale, attraverso progetti da poter sviluppare assieme ai professionisti di CNA Vicenza.
Un ruolo centrale spetterà a Sviluppo Artigiano, il Consorzio Fidi di CNA Vicenza, chiamato ad analizzare preliminarmente i requisiti delle imprese richiedenti e successivamente a fare da garante per le richieste approvate. Compito dei consulenti dell’associazione sarà invece quello di supportare l’imprenditore prima e durante la richiesta di credito, per aiutarlo a presentarsi alla banca con tutte le carte in regola.
«In buona sostanza – spiega Cinzia Fabris, presidente di CNA Vicenza – ci impegniamo in prima persona per le nostre imprese. Lo possiamo fare perché le conosciamo bene: le associate di lunga data le abbiamo aiutate a costruire e mantenere la loro solidità, mentre le startup hanno camminato al nostro fianco fin dai primi passi. Con questo plafond insomma vincono tutti: le piccole e medie imprese, che hanno uno strumento di finanziamento più accessibile e a condizioni meno opprimenti, e la Cassa, che può continuare a far girare l’economia del territorio con la sicurezza di prestiti garantiti dal sistema CNA Vicenza, la cui risposta è ancora una volta concreta di fronte alle esigenze immediate del mercato del lavoro».
«Da sempre la nostra Cassa è vicina alle piccole e medie imprese – spiega Gianfranco Sasso, presidente di Cra Brendola – ed il territorio ne riconosce l’importanza, mai come in questo momento. Per questo principale motivo, Cra Brendola, ha accolto con favore l’invito di CNA Vicenza per trovare delle linee di facilitazioni di credito molto vantaggiose per tutti i clienti della provincia. Mai come ora è nostra intenzione sostenere il territorio e le sue imprese. Vogliamo affiancarci alla loro attività e farle crescere. Vogliamo accompagnare le loro visioni di sviluppo con la creazione di nuovi businnes e di nuovi progetti. La nuova sinergia con CNA Vicenza darà ancor più slancio alle nostre imprese, che chiedono credito per consolidare o meglio ancora per sviluppare nuovi affari o nuove opportunità, anche verso i mercati esteri visto che la provincia di Vicenza è una delle più importanti zone di sviluppo per questi mercati. In questo specifico comparto, poi, Cra Brendola sta rafforzando la sua presenza con la creazione di specialisti e di nuovi prodotti che saranno di sicuro interesse per le aziende del nostro comprensorio. In sostanza, uniti possiamo crescere e arrivare a nuovi sviluppi commerciali».
La convenzione avrà valore per le aziende associate a CNA Vicenza, indifferentemente se clienti o meno della Cassa Rurale di Brendola. Peraltro, le imprese che avessero già sottoscritto un finanziamento a breve termine con la Cassa potranno richiederne uno alle nuove condizioni alla naturale scadenza di quello già in essere. Il nuovo accordo porta avanti la strategia di sostegno al credito per le imprese avviata a livello localizzato da CNA Vicenza su tutto il territorio della nostra provincia.
«Lo abbiamo visto tutti – conclude Fabris – la crisi dei due principali istituti di credito veneti sta creando problemi concreti alle nostre imprese, ma soprattutto ha dimostrato l’inadeguatezza di un certo modo di intendere la banca. Al mondo dell’impresa servono banche che facciano le banche in modo innovativo, non banche che fanno finanza in modo sbagliato. E il sistema delle BCCdimostra oggi, ancora una volta, di essere il modello vincente, grazie a una pluralità ragionata e a un sostegno reale anche in tempi di strette creditizie»