Fotovoltaico, triplicherà nei prossimi 8 anni: 330 GW al 2020

Nei prossimi 8 anni la potenza fotovoltaica installata nel mondo triplicherà. La domanda crescerà in media del 16,5% l’anno e la potenza cumulativa passerà dai 97 GW attuali a quasi 330 GW al 2020. A spingere il calo dei prezzi e la fame di energia di molti paesi. Sempre più importanti Cina e mercati emergenti. La previsione di GlobalData. Nei prossimi 8 anni la potenza fotovoltaica installata nel mondo triplicherà, anzi di più: il mercato crescerà in media del 16,5% l’anno e la capacità cumulativa passerà dai 97 GW attuali a quasi 330 GW al 2020. A spingere la crescita, i prezzi della tecnologia in calo, la fame di energia di molti paesi e i sostegni pubblici messi in campo in sempre più nazioni, ma ostacoli come l’adeguamento della rete potrebbero frenare il cammino. La previsione arriva da un nuovo report della società di consulenza britannica GlobalData.Il report conferma la lettura data da molti altri analisti: il centro del mondo del FV si sta spostando sempre di più dall’Europa ai paesi emergenti,con la Cina protagonista assoluta. I tempi in cui il vecchio continente pesava per il 70% della domanda mondiale, come avveniva solo nel 2011, sono oramai finiti. Con il progressivo taglio dei sussidi su vari mercati importanti, la crescita in Europa rallenterà. Per il mercato più importante finora, la Germania, 32% della domanda mondiale nel 2012, si prevede una crescita quasi dimezzata rispetto alle prestazioni da record degli ultimi anni: se dal 2006 al 2012 è passata da 2,7 GW a 30,1, da qui al 2020 si prevede che installi altri 18 GW, arrivando a 48. I nuovi astri emergenti del FV stanno infatti sorgendo a est: Giappone,Taiwan, India, ma soprattutto il gigante cinese. La Cina, prevede GlobalData, moltiplicherà quasi per 10 l’installato e passerà dai 7,6 GW attuali a ben 70 GW al 2020. E’ ormai chiaro che sarà là il centro del mondo del FV dei prossimi anni, non più solo per la produzione ma anche come mercato interno. Già nell’ultimo trimestre 2012 il paese ha pesato per il 33% della domanda e Pechino sta spingendo alla grande sul solare con misure di sostegno generose e obiettivi che vengono continuamente rivisti al rialzo: di pochi giorni fa l’annuncio che anziché a 20 GW al 2015 di punterà a 35Altri mercati in crescita quelli del Nord America: sia Canada che Usa hanno introdotto diversi incentivi a questa fonte. E anche in America Latina, Africa e Medio Oriente ci sono diversi paesi interessanti: tra quelli segnalati dal report Ghana, Quatar, Arabia Saudita e Cile.  Il FV, si fa notare, ha continuato a crescere nonostante la crisi, ed è ormai la terza fonte rinnovabile per potenza installata, dietro a idroelettrico ed eolico. Il cammino proseguirà ed accelererà nei prossimi anni, soprattutto grazie al bisogno di sicurezza energetica dei paesi in via di sviluppo e al calo dei costi. Calo che sta interessando soprattutto i moduli in silicio cristallino, rendendo sempre meno competitivo il film sottile, che aveva la sua forza proprio nei costi più contenuti.Certo ci potranno essere ostacoli da affrontare: il più grosso sarà la necessità di adeguamento delle reti elettriche, ma le prospettive delineate appaiono buone, tanto più che, come l’esperienza degli ultimi anni ci insegna quanto a crescita del FV, la realtà ha sempre superato le previsioni più rosee. Se GlobaData stima che al 2020 la potenza installata in totale arrivi a 330 GW, d’altra parte c’è chi prevede che solo pochi anni dopo, nel 2035, il fotovoltaico può crescere al punto che 300 GW si installeranno ogni anno: una previsione meno irrealistica di quel che sembra.Nessuno degli osservatori, degli esperti e delle stesse industrie del comparto infatti avrebbe mai immaginato di raggiungere gli attuali livelli di domanda nel 1999 o nel 2000 quando la potenza annuale installata era appena di 200-300 MW, cioè 100-120 volte meno quella stimata per il 2012 (circa 30 GW) e tutte le previsioni sul mercato annuale mondiale a 4-6 anni di distanza, anche quelle più ottimistiche delle associazioni di settore, sono state regolarmente sbagliate con una sottostima a volte del 100%.

Fonte: QualEnergia.it