Francesca Vinciarelli
Debiti PA: violata la legge sui tempi di pagamento
Ancora troppi i debiti della PA non pagati alle imprese, gran parte delle quali attive nel settore dell’edilizia. Neanche il decreto debiti PA e la legge sui tempi di pagamento per le transazioni finanziarie, tra PA e imprese e tra imprese stesse, sono riusciti ad arginare il problema in maniera soddisfacente così il Presidente dell’Ance Paolo Buzzetti, il Vicepresidente della Commissione EuropeaAntonio Tajani e il Presidente di Confartigianato Giorgio Merletti si sono riuniti per trovare una soluzione.
Debiti PA
Qualche numero per comprendere le dimensioni del problema: più di 8 aziende edili su 10 (88%) stanno ancora aspettando i pagamenti delle PA i cui debiti ammontano a 12 miliardi di euro solo per il settore dell’edilizia. Senza considerare poi i ritardi nei pagamenti dalla PA accumulati nella primo semestre del 2013: 235 giorni in media.
Parlando in generale delle imprese, le PA ci mettono in media 170 giorni a pagare, secondo l’Osservatorio di Confartigianato: 109 giorni in più rispetto alla media UE. Un ritardo che viola la Direttiva Europea 2011/7/UE, recepita in Italia con il dlgs 192/2012, in vigore dal 1° gennaio, che obbliga al pagamento entro 30 giorni dall’erogazione del servizio (60 solo in alcuni casi particolari) pena il pagamento di interessi pari all’8%. In generale per pagare le imprese che vantano crediti con la PA il Governo ha sbloccato 7,5 miliardi di euro (Decreto Sblocca Crediti – D.L. n.35/2013), di cui solo 4 sono stati pagati (Debiti PA: pagato il 36% ai creditori). A distanza di 8 mesi dall’entrata in vigore della legge sui ritardi nei pagamenti, secondo Confartiginato, il 13,4% degli imprenditori ha rilevato che i tempi di pagamento della Pubblica amministrazione si siano accorciati, mentre il 68,7% li considera invariati e il 17,9% addirittura allungati. =>Pagamenti PA: 170 giorni
Proposta Ance
All’incontro tra Ance, UE e Confartigianato, Paolo Buzzetti ha proposto una soluzione che permetterebbe allo Stato di estinguere i propri debiti con le imprese: una ponderata riforma del patto di Stabilità, modificando e rendendo meno vincolante l’attuale forma di contabilizzazione, che prevede che il debito da parte della PA venga contabilizzato come conto capitale. Andrebbe inoltre perfezionata la certificazione automatica dei debiti della PA, rendendola più veloce e snella.