Formazione continua per gli installatori, CNA: “Istituire un sistema di crediti formativi”
“Ci vuole un sistema di formazione continua come condizione di mantenimento della qualificazione che è stata acquisita, altrimenti non si garantisce che la professionalità dell’installatore vada di pari passo con l’evoluzione tecnologica. Questo sistema di qualificazione regge se le Istituzioni controllano e se non iniziano ad andare ognuna per conto suo, se garantiscono un sistema di regole certe, chiare e uguali per tutti.”
Lo ha sottolineato Guido Pesaro, responsabile nazionale Cna Installazione e Impianti, nel suo intervento al Forum CIG
Il rappresentante della CNA ha avanzato una proposta sulla formazione continua per gli installatori. Le direttive europee sull’efficienza energetica in edilizia, ha ricordato Pesaro, “dicono che l’installatore dovrà anche essere capace di dare al cliente finale una serie di indicazioni, proporre soluzioni alternative per la completa soddisfazione del cliente”.
ISTITUIRE UN SISTEMA DI CREDITI FORMATIVI PER GLI INSTALLATORI. Le implicazioni per l’installatore “sono una maggiore qualificazione, che comporta una formazione continua: i prodotti cambiano, cambiano anche le metodologie di installazione, quindi la formazione deve essere teorica e pratica, deve essere obbligatoria, va istituito un sistema di crediti formativi per gli installatori. Dobbiamo far sì che tutti gli installatori possano accedere a un sistema di formazione continua e mantenere l’abilitazione che hanno conseguito tramite crediti formativi”, come già avviene per gli architetti, gli ingegneri ecc.
Nel suo intervento al Forum Cig, Pesaro ha posto l’accento sulla “conoscenza delle norme tecniche – un impianto si installa seguendo una norma tecnica, non esiste un impianto installato a regola d’arte che non sia stato installato seguendo una norma tecnica”; sulla “conoscenza del prodotto – che è forse la novità di oggi, prodotti sempre nuovi, tecnologicamente complessi, l’installatore deve conoscere come è fatto il prodotto, non può continuare a installare un prodotto come faceva prima”; sulla “capacità consulenziale anche nei confronti del cliente”; sulla “progettazione, perché sotto una determinata soglia di potenza il progetto lo può anche fare il responsabile tecnico dell’impresa installatrice”; e infine sul “corretto dimensionamento – la capacità di dare al cliente finale una corretta consulenza su quello che a lui effettivamente serve”.
IL DM 37/08 HA FATTO IL SUO TEMPO: SERVE UN NUOVO SISTEMA DI QUALIFICAZIONE. Tutto questo richiede “un nuovo sistema di qualificazione che superi il DM 37/08 che oggi ha fatto il suo tempo: se dobbiamo essere al passo con l’Europa, dobbiamo modificare il sistema di qualificazione che consente oggi di avere l’abilitazione tecnica come responsabile tecnico di una impresa di installazione. Un nuovo sistema di qualificazione che garantisca le imprese già in attività: chi già opera deve essere garantito. Un sistema di qualificazione – ha concluso il responsabile CNA – che obblighi chi vuole diventare responsabile tecnico a fare formazione teorica e pratica prima di fare un esame, perché l’attuale DM 37/08 parla di titolo di studio ed esperienza professionale”.